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CENTENARIO DELLA NASCITA DI POTITO RANDI (1909-2009)
potito randi
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POTITO RANDI: le aziende: Spea di Sant'Atto

La Spea di Sant'Atto



Il Dr. Potito Randi già titolare dello stabilimento SPICA di Castelli, ove si produceva stoviglieria, e dello Stabilimento Ceramica SPICA di Teramo, ove all’epoca si producevano piastrelle da rivestimento in maiolica smaltata sia uni colori che decorate, aveva intuito che a corredo di questa produzione era necessario affiancare altri prodotti a complemento della gamma richiesta dal mercato.
In particolare occorreva abbinare alle piastrelle da rivestimento anche una serie di articoli igienico-sanitari e piastrelle da pavimento in gres ceramico porcellanato ad uso industriale.

Avendo ottenuto dal Comune di Teramo un appezzamento di terreno di circa 130.000 mq. nella zona di S. Atto, destinata poi a diventare il centro del nucleo di industrializzazione di Teramo, fu possibile realizzare lo stabilimento SPEA.
Fin dall’inizio della attività , anno 1965,  lo stabilimento era costituito da due settori produttivi indipendenti separati da un unico grande magazzino centralizzato.
Il settore ad est  fu predisposto per la produzione di diverse serie di articoli da bagno realizzati con l’impasto “vitreous-china”  ciascuna costituita da:  lavabo, vaso, bidet, colonna e cassetta per wc le quali si differenziavano per una diversa architettura e diverso aspetto estetico pur nel rispetto della funzionalità e corrispondenza alle normative vigenti.

Agli articoli da bagno furono abbinati anche gli “accessori” porta saponi, porta salviette e mensole) e successivamente fu introdotta anche una gamma esclusiva di articoli di arredo.
Il settore comprendeva anche un reparto modelleria (per la realizzazione dei prototipi) ed un reparto per la costruzione delle forme in gesso necessarie per la produzione.

Allo smalto di colore bianco di base fu introdotta, per le serie di maggior pregio, anche una gamma di smalti colorati con tonalità abbinabili a quelle delle piastrelle prodotte nello stabilimento di Teramo.
Tutta la produzione veniva cotta alla temperatura di 1220° centigradi utilizzando un forno a tunnel tra i più moderni esistenti.
Il settore ad ovest fu predisposto per la produzione di piastrelle da pavimento in gres ceramico porcellanato (prodotto molto resistente all’usura principalmente utilizzato nei capannoni industriali e nelle pavimentazioni esposte alle intemperie).
In questo settore fu realizzato in una prima fase un forno a tunnel (auto costruito) al quale venne affiancato dopo qualche anno un secondo forno gemello.
Il mercato richiedeva che la gamma degli articoli da bagno fosse completata anche da piatti doccia, lavelli e lavatoi. Questi ultimi articoli. essendo di grosse dimensioni non potevano esser fatti con l’impasto vitreous-china ma si doveva utilizzare un impasto “fire-clay” meno vetroso più adatto ad evitare le deformazioni in fase di cottura.

Pertanto fu costruito un nuovo capannone sempre nel settore ad ovest nel quale si è potuta iniziare la produzione di questa nuova gamma. Per la cottura del “fire-clay” veniva utilizzato uno dei due forni a tunnel esistenti.
Tutta la produzione venne realizzata ottimizzando i flussi all’interno dello stabilimento, garantendone comunque anche una certa flessibilità in caso di introduzione di nuovi articoli.

Particolarità della produzione SPEA di apparecchi igienico-sanitari era quella che i colori applicati alle serie di maggior pregio risultavano esclusivi (cioè diversi da quelli degli altri produttori sia italiani che europei) e con la gamma dei “bicolori” (cioè l’applicazione di due smalti di colore diverso nello stesso pezzo) il mercato si fece via via più interessante.

Questa caratteristica facilitava ai grossisti l’acquisto in un unico ordine sia del sanitario sia delle vasche da bagno colorate che la SPEA commercializzava approvvigionandosi dai produttori specializzati nel settore.
In tal modo gli acquirenti potevano ottenere dal gruppo SPICA/SPEA una gamma completa di articoli necessari all’ edilizia sia residenziale che industriale.
Nel corso degli anni 1969-1971 la produzione ceramica di apparecchi igienico-sanitari delle varie fabbriche europee venne via via uniformata a nuovi standard relativi sia alle caratteristiche fisico-chimiche e dimensionali, sia alla gamma dei colori applicati.

Pur con la giusta corrispondenza a questi nuovi standard delle caratteristiche chimico-fisiche e dimensionali venne però meno l’importanza per la SPEA di avere dei colori esclusivi. Abbiamo assistito pertanto alla crescente difficoltà della SPEA a reperire a costi ottimali le vasche da bagno colorate da commercializzare. Di conseguenza i grossisti trovavano più conveniente l’acquisto degli apparecchi da bagno colorati presso le ditte che si erano subito adeguate ai nuovi standard soprattutto per la facilità di abbinamento delle vasche che i pochi produttori esistenti immettevano nel mercato a prezzi vantaggiosi.

E’ da menzionare che il maggior valore aggiunto del “colorato” non poteva essere trascurato, quindi, per restare competitiva, non era possibile che la SPEA producesse solamente articoli di colore bianco.
Quando la SPEA fu venduta nel 1971 al gruppo Villeroy & Boch il  primo compito dell’acquirente fù quello di uniformare immediatamente tutte le caratteristiche dei prodotti dello  stabilimento agli standard europei.
Conseguentemente migliorarono notevolmente le vendite e per aumentare la produzione in assoluto sia del “sanitario che del “gres porcellanato” la Villeroy & Boch autorizzò massicci investimenti per la realizzazione di nuovi impianti introducendo al massimo la meccanizzazione del processo produttivo.

photo Alcune foto della Spea di Sant'Atto:
Una visita al reparto sanitari delle autorità teramane. In prima fila il cav. Arcangeli   Il direttore dell'unione industriali Nicola Cipolletti si sofferma a gustare l'eccellente qualità dei prodotti sanitari   I ragionieri Ugo Paoletti e Giovanni Magazzeni dirigenti della Spica di Castelli insieme all'onorevole Alberto Aiardi ed al giornalista Marcello Martelli durante una visita allo stabilimento nel reparto lavabbi   Reparto colaggio articoli d'arredo
Reparto colaggio - in primo piano alcuni articoli d'arredo   Essiccatoio - atomizzatore nel reparto preparazione impasti settore Gres Ceramico Porcellanato   Reparto colaggio vasi e lavatoi   Salone Spea alla fiera di Milano del 1964


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